Mancato accordo sulle proposte economiche di Uneba
Lo scorso 21 maggio si è tenuto il secondo incontro con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativo alla procedura di raffreddamento conseguente allo stato di agitazione proclamato da Fp-Cigl, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fisascat-Cisl e Uiltucs nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL applicabile al personale dipendente dalle realtà del settore assistenziale, sociale, sociosanitario, educativo Uneba.
Durante l’incontro, dal punto di vista economico, Uneba si è dichiarata disponibile a discutere su un aumento non superiore al 50% dell’indice IPCA per il periodo 2020/2025, per quanto riguarda il restante 50% invece è subordinato all’intervento della Conferenza Stato-Regioni.
Le OO.SS. hanno considerato non accettabile tale condizione, in quanto all’aumento del 50% dovrebbero rientrare i costi relativi alla parte normativa e pertanto alla luce di tali detrazioni l’aumento sarebbe notevolmente inferiore rispetto a quello richiesto.
Alla luce dell’opposizione dei sindacati, Uneba ha nuovamente proposto un congelamento della procedura ministeriale a fronte di un acconto di 50,00 euro lordi (3400 euro netti) a titolo di futuri aumenti contrattuali, la riduzione di Rol ed il congelamento degli scatti. normativi.
A fronte dell’esito negativo della procedura di conciliazione presso il Ministero del Lavoro, i sindacati sono, pertanto, intenzionati ad intraprendere nuove iniziative.