Firmato il giorno 21/12/2021, tra ENEL S.p.A., anche in nome e per conto delle società italiane del Gruppo, e FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL, si è sottoscritto l’accordo per la chiusura della vertenza relativa al riconoscimento di alcuni istituti contrattuali con i lavoratori assunti con CFL Il presente accordo ha la finalità di chiudere la vertenza con i lavoratori assunti negli anni scorsi presso l’Enel con Contratto di Formazione e Lavoro, trasformato poi in contratto a tempo determinato, per ottenere il riconoscimento dei vecchi istituti contrattuali dei “supplementi dei minimi” e “aumenti biennali”.
In considerazione del fatto che la normativa relativa a tali ultimi istituti contrattuali, con l’art. 36 del CCNL del 24/7/2001 è stata soppressa e sostituita con il nuovo istituto di natura economica collegato all’anzianità di servizio, denominato “aumenti periodici di anzianità”, a partire dall’anno 2010, si è sviluppato un filone di contenzioso avente ad oggetto il riconoscimento del periodo di durata del CFL anche ai fini della maturazione dei “supplementi dei minimi” e degli “aumenti biennali” con la conseguente richiesta delle relative differenze retributive.
Ciò posto, considerato che la platea dei lavoratori potenzialmente interessati da tale contenzioso è costituita da coloro che percepiscono un assegno ad personam, a titolo di “aumento biennale” o di “supplemento dei minimi”, di importo inferiore rispetto a quello che percepirebbero a seguito del ricalcolo dei predetti istituti a decorrere dalla data di assunzione del CFL, le Parti hanno convenuto quanto segue:
A. Quanto definito nel presente accordo troverà applicazione nei confronti del personale, rientrante nelle condizioni su specificate, che esprima la propria adesione alla soluzione conciliativa descritta nei sottostanti punti I e II, nei termini e con le modalità di cui al successivo paragrafo B del presente Accordo:
I – Ai lavoratori che, a seguito del ricalcolo a decorrere dalla data di assunzione con CFL degli istituti dei “supplementi dei minimi” ovvero degli “aumenti biennali”, maturino un assegno ad personam di importo superiore rispetto a quello allo stesso titolo ad oggi percepito, verrà riconosciuto, in luogo di quest’ultimo, il nuovo importo in tal modo determinato, in cifra fissa lorda non assorbibile, con decorrenza dall’1/3/2022. Si riportano di seguito i valori di detto incremento, discendenti dalle tipologie di titolo di studio richiesto all’atto dell’assunzione stessa:
Supplementi dei minimi:
– IPSIA: euro 41,83
– Diploma: euro 56,80
– Laurea: euro 71,12
Aumenti biennali:
– IPSIA: euro 26,13
– Diploma: euro 33,72
II – Agli stessi lavoratori verrà inoltre corrisposta una tantum una somma lorda forfettaria omnicomprensiva così calcolata:
a) lavoratori che non hanno mai formalizzato atti interruttivi della prescrizione del diritto: importo lordo corrispondente a 4 annualità del valore dell’incremento specificato al precedente punto (valore punto A-I per 14 mensilità per 4);
b) lavoratori che in passato hanno formalizzato atti interruttivi della prescrizione del diritto, tuttora produttivi di effetti in quanto eventualmente reiterati alla scadenza dei primi 5 anni:
b1) qualora gli stessi non abbiano anche proposto ricorso giudiziale, 80% dell’importo annuo (14 mensilità) per il numero di anni e/o frazioni di anno coperti dall’atto interruttivo della prescrizione.
b2) qualora invece i suddetti lavoratori abbiano già incardinato un giudizio, 90% dell’importo annuo (14 mensilità) per il numero di anni e/o frazioni di anno coperti dall’atto interruttivo della prescrizione.
Sono ovviamente esclusi i lavoratori che abbiano ricevuto in qualunque grado di giudizio una sentenza favorevole; laddove la stessa sia stata impugnata e il relativo giudizio sia ancora pendente, l’Azienda si impegna a rinunciare allo stesso accollandosi le relative spese.
– La somma lorda forfettaria omnicomprensiva calcolata sulla base dei criteri sopra descritti sarà incrementata della percentuale pari al 10% per tener conto dei connessi riflessi sulle voci variabili. L’importo una tantum così definito è da considerarsi comprensivo di ogni effetto sugli istituti di legge e di contratto diretti e indiretti e non concorrerà ai fini del computo del trattamento di fine rapporto (TFR).
B. L’erogazione degli importi di cui ai punti A-I e A-II, avverrà in esito all’espletamento della procedura aziendale oggetto di esame con le OO.SS. stipulanti, descritta nell’accordo stesso.