Grazie allo stanziamento di ulteriori risorse, pari a 9 milioni di euro, destinate a finanziare la misura del Reddito di libertà per gli esercizi 2021 e 2022, l’Inps procederà a liquidare, secondo l’ordine cronologico di presentazione, le domande non accolte per insufficienza di budget e, di seguito, le nuove domande. (Inps – Messaggio 13 settembre 2022, n. 3363).
Il cd. “Reddito di Libertà” è la misura finalizzata a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza e in condizione di povertà, con riguardo in particolare all’autonomia abitativa e al percorso scolastico e formativo dei figli/delle figlie minori. Il beneficio non è incompatibile con altri strumenti di sostegno come il reddito di cittadinanza.
A causa dell’esaurimento delle risorse precedentemente stanziate, l’Inps aveva sospeso la liquidazione delle domande presentate nel corso dell’anno 2021 per insufficienza del budget. Grazie allo stanziamento di ulteriori 9 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022, lo stesso Istituto procederà ad istruire e liquidare le domande sospese secondo l’ordine cronologico di presentazione. L’eventuale accoglimento delle stesse è comunicato all’interessato utilizzando i dati di contatto indicati in domanda (il numero di cellulare ovvero l’indirizzo e-mail).
Una volta completate le domande del 2021 (sospese per insufficienza di budget), l’Istituto procederà all’istruttoria e alla liquidazione delle nuove domande.
Le risorse sono attribuite alle singole Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in ragione della popolazione femminile, di età compresa tra 18 e 67 anni, residente nei comuni di ciascuna regione al 1° gennaio 2021.
POPOLAZIONE FEMMINILE AL 1° GENNAIO 2021 (ETÀ COMPRESA 18-67 ANNI)
Regioni |
Popolazione Femminile |
Percentuale regionale popolazione femminile (Pop fem. reg/Pop fem tot) |
Quota regionale stanziamento |
---|---|---|---|
Abruzzo | 411.608 | 2,15% | 193.943 |
Basilicata | 177.039 | 0,93% | 83.418 |
Calabria | 608.835 | 3,19% | 286.873 |
Campania | 1.875.856 | 9,82% | 883.874 |
Emilia-Romagna | 1.416.590 | 7,42% | 667.475 |
Friuli-Venezia Giulia | 373.960 | 1,96% | 176.204 |
Lazio | 1.894.108 | 9,92% | 892.474 |
Liguria | 470.283 | 2,46% | 221.590 |
Lombardia | 3.184.736 | 16,67% | 1.500.597 |
Marche | 474.615 | 2,48% | 223.631 |
Molise | 93.744 | 0,49% | 44.171 |
Piemonte | 1.345.715 | 7,05% | 634.080 |
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen | 170.469 | 0,89% | 80.322 |
Provincia Autonoma Trento | 172.843 | 0,90% | 81.441 |
Puglia | 1.286.160 | 6,73% | 606.018 |
Sardegna | 518.945 | 2,72% | 244.519 |
Sicilia | 1.580.729 | 8,28% | 744.814 |
Toscana | 1.173.779 | 6,15% | 553.066 |
Umbria | 274.521 | 1,44% | 129.350 |
Valle d’Aosta / Vallèe d’Aoste | 39.594 | 0,21% | 18.656 |
Veneto | 1.556.684 | 8,15% | 733.485 |
Totale | 19.100.813 | 100% | 9.000.000 |
Il “Reddito di libertà” è stabilito nella misura massima di 400,00 Euro pro capite su base mensile per un massimo di 12 mensilità.
Il beneficio è riconosciuto, su istanza di parte, alle donne che hanno subito violenza e si trovino in condizioni di particolare vulnerabilità o in condizione di povertà, al fine di favorirne l’indipendenza economica, la cui condizione di bisogno straordinaria o urgente è dichiarata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale.
Non può essere accolta più di un’istanza riferita alla donna vittima di violenza e presentata nella medesima regione o in altra regione.
La domanda va presentata all’INPS sulla base del modello predisposto di un’autocertificazione dell’interessata, allegando:
– la dichiarazione firmata dal rappresentante legale del centro antiviolenza che ha preso in carico la stessa, che ne attesti il percorso di emancipazione ed autonomia intrapreso;
– la dichiarazione del servizio sociale professionale di riferimento, che ne attesti lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.